Cima Dosegù (3560mslm) – Scialpinismo al Passo Gavia

Cima Dosegù (3560mslm) – Scialpinismo al Passo Gavia

Itinerario

27-06-24 . Pochi giorni prima avevo con soddisfazione completato l’ascensione al Pizzo Tresero trovando ottima e portante neve, con condizioni generali veramente ottime. Le previsioni del fine settimana successivo purtroppo danno un generale rialzo termico con isoterma ben oltre i 4500m, ultima possibilità è sfruttare la notte tra mercoledì e giovedì dove ancora sembra in alto riesca a gelare, basterebbe solo un po’ di sereno. Proprio una notte serena e limpida era stata inizialmente prevista, quindi decido di approfittare di un giorno delle numerose settimane di ferie arretrate per godermi una mattinata in solitudine sul mio amato Passo Gavia e sui suoi bellissimi ghiacciai che lo contornano. . Partenza sci ai piedi sempre dopo il ponticello del Torrente Gavia. Pochi scialpinisti in questa infrasettimanale, per lo più pensionati, e un cielo purtroppo nuvoloso sulle alte cime. Ultimamente le previsioni meteo ci azzeccano poco, ma non demordo. Probabilmente in alto durante la notte non avrà fatto nemmeno un minimo rigelo, in basso invece sembra che il sereno abbia dato una mano a consolidare un po’ il manto nevoso ancora ottimo in termini quantitativi.

Raggiungo il seracco del Ghiacciaio Dosegù con neve portante e buona, ma fa troppo caldo, al primo arrivo del sole probabilmente smollerà troppo, quindi bisogna scalare marcia e raggiungere la cima il prima possibile. Sul ghiacciaio troverò purtroppo un crosta dovuta alle piogge del giorno precedente e, come previsto inizialmente, la pala del Dosegù sarà caratterizzata da neve molle e poco legata. Condizioni difficili insomma. Risalgo una valanga prima sci ai piedi, poi a spalle (45°) fino alla sella e quindi raggiungo la cima. Immensi cornici di neve a sbalzo sul Ghiacciaio dei Forni sottostante. Qualche schiarita alternata al transito di nubi offre splendidi scorci sul ghiacciaio e sulle cime antistanti.

Inizio la discesa trovando le medesime condizioni nivologiche della salita, mentre il cielo fortunatamente inizia a farsi sereno. Sul ghiacciaio la crosta sembra portare bene e in basso trovo un firn che regala soddisfazione, scaldato al punto giusto al sole. La risalita alla Sforzellina come al solito regala un rientro alla macchina con i fiocchi.

Dalla notte seguente lo zero termico sarebbe andato anche nelle ore notturne oltre i 4500m, quindi ogni ulteriore ascensione sarebbe stata una totale forzatura, priva di logica a mio giudizio. A tutti quanti mi chiedessero le condizioni rispondevo proprio con un lapidario “0 termico oltre 4500 in piena notte”. Complice l’arrivo di polveri del deserto in atmosfera sarebbe stato meglio attendere l’arrivo di qualche corrente fredda capace di cambiare un po’ le carte in tavola e di fare un ultimo regalo… Bastava solo avere un po’ di pazienza…

Cima Dosegù - Scialpinismo al Passo Gavia

Dati Tecnici

  • Dislivello: 1300m+
  • Lunghezza: 20km
  • Difficoltà: OSA se si affronta sciando il canale

Relazione

Parcheggiare l’auto nei pressi del Rifugio Berni a 2km dal Passo Gavia e imboccare la valle del Dosegù in direzione del grande ghiacciaio visibile già dalla strada SS300 del Passo Gavia. Superato il rudere ex rifugio Gavia proseguire fino alla selletta che dà accesso al fondo valle che si raggiunge perdendo circa 70m di dislivello. Tenendosi sulla destra delle grandi cascate risalire la ripida parete, utili i rampant sopratutto se con neve molto dura, e portarsi sul pianoro sommitale appena sotto la cima Vallumbrina. Proseguire ora su pendenza più lieve fino al Ghiacciaio del Dosegù e risalire sulla destra o qualche metro prima del grande seracco, oppure per una comoda valletta laterale.

Portarsi sul ghiacciaio e iniziare la risalita lungo le sempre presenti tracce. Ad un certo punto dopo aver superato i seracchi centrali (condizioni variabili di anno in anno, valutare con attenzione la traccia anche da un giorno all’altro) deviare a sinistra in direzione proprio della bella piramide del Monte Dosegù 3560m. Attaccare la parete SE affrontando prima con inversioni, poi eventualmente spallando, il ripido canale (45° max) che conduce a pochi metri dalla cima lungo la cresta che parte dal San Matteo. Valutare condizioni e stabilità lungo la salita, attenzione ai residui di valanga spesso presenti. Panorama splendido sul Ghiacciaio dei Forni e sul Ghiacciaio del Dosegù.

Scendere il bel canale sci ai piedi e riportarsi sul ghiacciaio e seguire le tracce di salita per essere sicuri di non farsi ingolosire scendendo a destra in direzione dei crepacci terminali. Uscire dal ghiacciaio per la via di salita e giunti sopra le cascate risalire i 200+ del Passo della Sforzellina e quindi tornare per vallette e canali fino al ponticello situato pochi metri sotto il Rifugio Berni al Passo Gavia.

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